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Biografia

Sono nato a Rovereto nel 1967 e tutt'ora vivo in Trentino ma per anni (dall'inizio del Duemila fino al 2010) ho abitato anche a Salvador de Bahia (Brasile) dove con due soci, da gennaio a marzo, gestivo un bar sulla spiaggia di Itapuã.
Fin da adolescente adoravo viaggiare e, per mantenermi, in quegli anni ho svolto vari mestieri: ho lavorato in una scuola di surf a Torbole sul Garda, sono stato raccoglitore di mele, manovale, facchino, addetto agli skilift sulle piste da sci, uomo di fatica per una ditta di restauri.

 

Durante gli studi universitari ho iniziato a scrivere sul Quotidiano l’Adige (dal 1989) mentre tenevo una rubrica fissa sul giornalino dell’Ateneo di Trento intitolata “Parlamenti Buffi” (mutuato da un libro di Gianni Celati) dove mi occupavo di libri, teatro e società. Grazie a questa mia attività pubblicistica, dopo l’esame di Sociologia delle Relazioni internazionali, il professor Riccardo Scartezzini mi propose di lavorare su una tesi che osservasse i grandi cambiamenti internazionali in atto in quel periodo: la disgregazione della galassia che faceva riferimento all’Unione Sovietica e la caduta del Muro di Berlino.
Il 18/6/1992 ho discusso così la tesi intitolata “Lo Stato nazionale in Europa tra nuovi conflitti e spinte all’integrazione” e sono diventato il primo laureato in Sociologia delle Relazioni internazionali all’Università di Trento (il 16 ottobre 1999 ho avuto pure l’onore di essere stato citato nell’inchiesta del quotidiano Alto Adige “Da Ronchi a Paissan, il governo dei sociologi”).


Anche dopo la laurea ho collaborato con il professor Scartezzini alla stesura del manuale “Le Relazioni internazionali” (firmato da Scartezzini con Paolo Rosa, Nis 1994), lavorando in particolare al capitolo riguardante la teoria dei confini. Nell'ambito di tali studi ho conosciuto Michel Korinman, professore all'Università di Parigi, che mi propose di scrivere per "Limes. Rivista italiana di Geopolitica" che stava decollando grazie all'iniziativa sua e di Lucio Caracciolo.

Il mio primo articolo per la rivista uscì nell'autunno del 1994. Era intitolato “L’Alto Adige tra voto nero e voto etnico” e l'anno successivo sarà tradotto in francese e incluso nella raccolta di saggi "A quoi sert l’Italie?" éd. La Découverte/Limes (a cura di Korinman e Caracciolo) con il titolo: «Le Haut-Adige: postfascisme ou ethnies».

 

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In quegli anni ho scritto diverse corrispondenze dal Trentino Alto Adige per l'Agenzia giornalistica Italia (Agi) e mi sono avvicinato al gruppo di persone che faceva riferimento alla rivista "Altrafinanza". Ho collaborato con loro e, nel 1997, sono diventato responsabile della formazione dei corsi di Economia internazionale nell’ambito del progetto dell’Università internazionale delle istituzioni dei popoli per la pace (Unip, diretta da Giuliano Pontara).

Nel 1998 fui incluso nella redazione che diede vita alla rivista "Altreconomia". Poi però, l'assunzione come redattore al Quotidiano l’Adige (nel 1998 divenni  giornalista professionista) e l'inglobamento della rivista "Altreconomia" nel Consorzio Ctm-Mag di Padova (1999) mi portarono - assieme a tutto il gruppo storico - ad abbandonare quell'avventura (nonostante i 3000 abbonati).

Sul Quotidiano l'Adige, all'attività di cronista ho spesso affiancato quella di editorialista e commentatore. In qualità di columnist, tornai ad occuparmi di società, libri e teatro: sono stato autore della rubrica settimanale di costume “Voci dalla strada” (dal 1999 al 2000) e poi della striscia quotidiana di critica televisiva "TeleBar" (fino al 2006). Attualmente firmo ogni lunedì l'elzeviro "La biblioteca di Babele" sulla pagina culturale.

Parallelamente, dal 1999 ho scritto i testi dello spettacolo “Bartleby nel Novecento” (che con mio fratello e un gruppo di musicisti mettemmo in scena per vari anni in pub e teatri dal 1999) e cominciai a lavorare alle prime stesure del romanzo “Il giorno del cane” (che non vedrà mai la luce) e di “Spagna” che, pubblicato da Giunti nel 2003, segnerà il mio esordio in narrativa.

Continuavo comunque anche la mia attività di saggista pubblicando su "Limes" numerosi articoli sulla geopolitica del Trentino Alto Adige/Südtirol tradotti in Canada, Francia (da Gallimard) e Polonia. Proprio in Polonia, all’Università Jagellonica di Cracovia, sono stato invitato a tenere alcuni seminari universitari. Una di queste conferenze è stata pubblicata nel volume “Do jakiej Unii zmierzamy?” Ed. Uniwesytet Jagiellonski, Krakow 2001 (ed. Università Jagellonica, Cracovia).

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Oltre che su “Limes. Rivista italiana di geopolitica”, i miei lavori editoriali sono apparsi anche su “Diario”, “Liberal”, “Nasz Powiat” “Cicloturismo”, “Altrafinanza”, "Altreconomia", “Tu Style” e“Panorama Travel”.


Dopo il primo romanzo, nel 2006 uscì il secondo - “Seme di metallo” (Curcu Genovese, Trento) - che in forma di manoscritto era entrato nella cinquina finalista del premio nazionale Pungitopo col titolo provvisorio di “Vergine in Bilancia”. Il mio primo racconto breve “Una giornata storta” è stato semifinalista al Premio Loria.

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Dal 2006 passai alla redazione sportiva del Quotidiano l'Adige e, in qualità di inviato, ho seguito, tra le altre cose, i Mondiali di calcio in Brasile 2014 (35 articoli quotidiani), la finale di Europa League 2014, numerose tappe del Giro d’Italia, svariati Mondiali di ciclismo (strada e Mtb) e dal 2007 tutte le edizioni del Giro del Trentino (poi diventato Tour of the Alps) oltre a diverse altre gare. Poi i Mondiali di sci di fondo e l’atletica leggera ma soprattutto ho seguito la squadra di Trento di volley che in quel periodo dominava la scena nazionale, europea e mondiale. Ne è così uscito un libro - "Muro Dolomitico. Trento capitale mondiale del volley" (Curcu Genovese, Trento 2019) - che è stato ristampato tre volte nel giro di cinque mesi.

Per quanto riguarda il teatro, dopo "Bartleby nel '900" (1999) ho scritto e messo in scena gli spettacoli “In Sudamerica” “Tra i Pitagorici” “Dedalo involato”, “Orfeo canta il mito”, “Taverna del Passo”, “Elogio del vino”, “Amarcord Campus Stellae. El Camino de Santiago” e "Calcio Champagne".

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Negli anni, ho viaggiato in tutta Europa, Africa, Medio Oriente, India e in Messico. Poi ho raccontato quei luoghi in diversi reportage. A inizio Duemila giunsi in Brasile e lì m'imbarcai in una nuova intrapresa: con due soci gestimmo un baretto sulla spiaggia di Salvador de Bahia fino al 2010, anno in cui la municipalità destinò il litorale (demanio pubblico) ad altre attività.

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La "barraca da praia" a Salvador

Narrativa, saggi e pubblicazioni varie.

Geopolitica

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  • «L’Alto Adige tra voto nero e voto etnico» in “LiMes. Rivista Italiana di Geopolitica” 4/94 A che serve l’Italia. Pp. 133-140.

  • «Le Haut-Adige: postfascisme ou ethnies» in M. Korinman, L. Caracciolo A quoi sert l’Italie? éd. La Découverte/Limes, (1995). Pp. 91-99.

  • «L’Euregio Tirolo, un passo verso la Mitteleuropa» in “LiMes. Rivista Italiana di Geopolitica” 1/96 I nuovi muri. Pp. 37-45.

  • «Trentino-Alto Adige: requiem per una regione?» in “LiMes. Rivista Italiana di Geopolitica” 2/97 Euro o non Euro. Pp. 97-106.

  • «Le Trentin-Haut-Adige, une ragion italienne sous pression» in “LiMes. Revue Française de Géopolitique” 2/97 Pp. 223-231.

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  • «Autonomia speciale, la democrazia dall’alto». 1998. Pp. 62. E-book nel sito internet www.nonluoghi.org con il titolo Trento, quale autonomia.
  • «Speciale 50° Autonomia» (curatore) Supplemento dei quotidiani «L’Adige» e «Il Mattino BZ». Luglio 1998.

  • «La Bosnia, un odio senza fine» in Kosovo 1999. I Balcani tra guerra e pace. Ed. “I libri de «l’Adige»”, Trento 1999. Pp. 19-29.

  • «Le radici dell’odio. Tutto cominciò nell’Impero turco» in Kosovo 1999. I Balcani tra guerra e pace. Ed. “I libri de «l’Adige»”, Trento 1999. Pp. 7-13.

  • «Kosovo, da Rambouillet a Kumanovo. Le tappe dall’accordo mancato alla pace imposta» in Kosovo 1999. I Balcani tra guerra e pace. Ed. “I libri de «l’Adige»”, Trento 1999. Pp. 38-39.

  • «Slovenia e Croazia, le secessioni» in Kosovo 1999. I Balcani tra guerra e pace. Ed. “I libri de «l’Adige»”, Trento 1999. Pp. 14-18.

  • «Guernica e Kosovo: la guerra, la giustizia, il dolore», in l’Adige e Il mattino (Bz) 9 maggio 1999 (Prima pagina).

  • «Euroregiony czy etnofederalizm? Przypadek Euroregionu tyrolskiego» (Euroregioni o etnofederalismo? Il caso dell’Euregio Tirolo). In Do jakiej Unii zmierzamy? Ed. Uniwesytet Jagiellonski, Krakow 2001. Pp. 150-155.

  • «'Qui l'Italia non è sovrana e il tedesco non si tocca'» in “LiMes. Rivista Italiana di Geopolitica” 3/2010 Lingua è potere. (Conversazione con Luis Durnwalder)
  • «E a Bolzano rispuntano i secessionisti» in “LiMes. Rivista Italiana di Geopolitica” Quaderno speciale 4 n. 3 2012  Nord contro Sud. Il Muro d'Europa. Pp. 173-177.​​

Libri

  • «Spagna», romanzo Giunti (Firenze, 2003). 

  • «Seme di metallo», romanzo Curcu & Genovese (Trento, 2006) e Borderfiction (2019)

  • «Muro Dolomitico», Curcu & Genovese (Trento, 2019)

  • «Caro Brasile. Cronache da un bar sulla spiaggia tropicale», raccolta di articoli dal Brasile, Borderfiction Edizioni (2019)

  • «Voci dalla strada», raccolta di articoli dalla omonima rubrica di costume tenuta sul quotidiano l'Adige, Borderfiction Edizioni (2019)

  • «El Trinche e altri racconti», raccolta di racconti apparsi su l'Adige e altre riviste, Borderfiction Edizioni (2020) 

  • «Maracanã. Sull'onda crespa del Brasile», romanzo tratto dai reportage dal Mondiale di calcio 2014 in Brasile, Borderfiction Edizioni (2020)

  • «Ciclismo senza confini. Dal Giro del Trentino al Tour of the Alps», Borderfiction Edizioni (2022)

  • «Il samba di Priscilla», romanzo Borderfiction Edizioni (2022)

  • «Il nuovo muro dolomitico», Borderfiction Edizioni (2023)

Pubblicazioni locali

  •  «Sviluppo demografico e esigenze dell’urbanizzazione. Un’idea e la sua prassi sul modello di Mori (TN)». 1993. Dattiloscritto. Pp. 67. Commissionato e patrocinato dall’ARCI (Mori - TN).

  •  «Reperti da un lustro. I primi anni ’90 a Mori». Idee Arci Mori (TN), 1995. Pp. 96.

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