Il MURO DOLOMITICO della Trentino Volley
Gli anni d’oro della Trentino Volley, che nel 2008 ha conquistato il primo dei suoi quattro scudetti, al quale sono seguiti tre Coppe dei Campioni e cinque Coppe del mondo per club, sono raccontati da Maurilio Barozzi in «MURO DOLOMITICO» un volume edito da Curcu Genovese presentato oggi nell’ambito della rassegna libraria del Festival dello Sport.
Barozzi, roveretano, cronista sportivo del quotidiano L’Adige, racconta storie dei campioni che per un decennio hanno scritto pagine incancellabili. “TRENTO capitale mondiale del volley - ritratti di protagonisti, storie di uomini”; il volume raccoglie trentasette testimonianze d’autore: giocatori (da Simone Giannelli a Matey Kaziyski, da Emanuele Birarelli a Osmany Juantorena, da Nikola Grbic a Uros Kovacevic); gli allenatori Radostin Stoytchev e Angelo Lorenzetti, oltre al “presidentissimo” Diego Mosna.
Stimolato da Carlo Martinelli, anch’egli appassionato cronista di pallavolo (è stato per anni “l’opposto di carta” del quotidiano “Alto Adige”), Barozzi è entrato nel merito delle storie di sport e di vita raccontate nel suo libro, su tutte quella di Giacomo Sintini, che in due anni è passato dalla lotta contro il cancro alla conquista dello scudetto. Ecco dunque l’epopea della pallavolo al cospetto delle Dolomiti; dove la costruzione di quel “muro” diventa il romanzo della pallavolo. Una storia che nell’incontro di oggi ha avuto un testimone privilegiato, il presidente Diego Mosna che ha voluto sottolineare come il percorso compiuto dalla Trentino Volley sia la dimostrazione “che anche in una piccola città si possono fare le cose in grande”. Non è mancato un omaggio al “settimo uomo in campo”, il pubblico, che con la pacifica invasione che caratterizza ogni finale di partita, dimostra ai giocatori di essere “il loro alleato”.
(fl) Dal sito web della Provincia di Trento
( https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/Il-MURO-DOLOMITICO-della-Trentino-Volley )
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