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I demoni tra i buoni: Ellroy - 21/3/2022

Aggiornamento: 11 lug 2023



I demoni tra i buoni: Ellroy

Questa pagina, oggi, è dedicata alle anime pie di cui c'è un gran bisogno. Specie a quelle che sono ancora convinte pervicacemente che i buoni stiano tutti da una parte, e i cattivi dall'altra. A loro è dedicato “American Tabloid” il torrenziale romanzo di James Ellroy (primo mattone della trilogia Underworld Usa). Un libro che cerca di scardinare tali manichee convinzioni per quasi mille pagine portando alla luce i guasti di un'America che, come dice l'autore nella prolusione, «non è mai stata innocente».

L'obiettivo degli scritti di Ellroy è quello di mostrare una storia regolare e narrarne il sottobosco, gli aspetti segreti, il lavoro inconfessabile di scagnozzi pronti a tutto. Li tratteggia quasi sempre come individui falliti a livello sociale e famigliare che cercano riscatto in una dimensione parossistica dei loro compiti. «Piccoli tirapiedi che fanno il loro sporco lavoro da formiche» li ha definiti lo stesso Ellroy.

Apre scenari insospettabili la lettura di “American Tabloid” all'indomani dell'intemerata del presidente americano Biden nei confronti del suo omologo russo Putin mentre i suoi agenti senz'altro staranno trattando nell'ombra con gli emissari russi per trovare un compromesso per la guerra d'Ucraina. Il libro racconta gli ultimi cinque anni di vita di John Fitzgerald Kennedy attraverso i sotterfugi di tre personaggi controversi. Sullo sfondo: la crisi dei missili a Cuba con il cosiddetto «disastro della baia dei Porci» dove 1200 esuli cubani addestrati e organizzati negli Stati Uniti falliscono l'invasione dell'isola, satellite dell'universo sovietico a due passi dalle coste della Florida.

«Kennedy – scrive Ellroy – venne fatto fuori al momento ottimale per assicurarne la santità» ma è giunto il momento di «illuminare le azioni di alcuni uomini che spalleggiarono la sua ascesa e facilitarono la sua caduta. Erano sbirri corrotti e artisti del ricatto. Erano intercettatori, soldati di fortuna e cabarettisti pederasti. Se un solo istante delle loro esistenze avesse imboccato un percorso diverso, la Storia americana come noi la conosciamo non sarebbe esistita».

James Ellroy, “American Tabloid”, Mondadori, 1997.

(L'Adige 21/3/2022)



Maurilio Barozzi

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