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Il "primo" carnevale di Jorge Amado 20/2/2023

Aggiornamento: 11 lug 2023


Uno dei più grandi cantori del carnevale è stato Jorge Amado. La Biblioteca di Babele ha già raccontato delle feste senza requie di Vadinho, in “Dona Flor e i suoi due mariti”. Paradossalmente, nel suo libro “Il paese del carnevale”, Amado descrisse con certo disprezzo un Brasile trasognato, quasi solo impegnato a festeggiare il carnevale.

Dopo aver scorso i giornali e aver appreso che il popolo era irritato perché il governo non intendeva dare ai club carnevaleschi il “contributo di prammatica”, il protagonista Paulo Rigger, che rientra in Brasile a 26 anni dopo averne trascorsi sette a Parigi per laurearsi, sbotta in una risata sarcastica. E commenta: «Paese del Carnevale! Paese del Carnevale! Se fossi presidente o dittatore, decreterei un carnevale della durata di trecentosessantacinque giorni... Mi adorerebbero...».

È il romanzo d'esordio di Amado (diciannovenne) e l'autore lo disconobbe a lungo, opponendosi per anni alla ripubblicazione dell'opera e alla traduzione.

In realtà quel libro offre una prospettiva alternativa al punto di vista comune dei brasiliani. E proprio il mesto ritorno in Europa di Rigger con cui si conclude la vicenda dopo un paio d'anni, è il senso profondo del romanzo di formazione. «Decise di tornarsene in Europa. Quand'era sbarcato in Brasile, elegante, scettico, demolitore, pieno di sogni, pensava che avrebbe realizzato grandi cose. Sarebbe divenuto un noto scrittore, un politico di primo piano. Aveva fatto fiasco. Non era che un individuo insoddisfatto, infelice, avendo alle spalle una delusione amorosa e un tentativo di suicidio. Sarebbe tornato a Parigi a dimenticare».

L'autore lascia dunque attraversare l'oceano a un protagonista fallito con la sua prospettiva da parigino blasé («Mi sono sentito brasiliano solo due volte in vita mia: una durante il carnevale quando ho ballato il samba in mezzo alla strada, e la seconda quando ho picchiato Julie, dopo che lei mi aveva tradito»). Mentre lo scrittore Amado rimane lì, ben radicato nella sua terra. E infatti da quel momento nei suoi libri magnificherà davvero il carnevale. Da brasiliano autentico.

Jorge Amado, Il paese del carnevale, Mondadori, 1974.

(L'Adige 20/2/2023)


Maurilio Barozzi LA BIBLIOTECA DI BABELE  L'attualità letta attraverso le pagine dei miei libri preferiti  Ogni lunedì, sulla pagina culturale del Quotidiano l'Adige

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