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La soluzione finale di Forsyth - 7/3/2022

Aggiornamento: 11 lug 2023


Mucche a riposo sulla spiaggia di Goa

La soluzione finale di Forsyth

Parecchi analisti di politica internazionale, a proposito dell'aggressione di Putin e i suoi militari all'Ucraina, cominciano a ventilare che la soluzione della tragedia sarebbe «far fuori il dittatore».

Ammesso e non concesso che sia una soluzione moralmente accettabile, eliminare un capo di stato non è cosa semplice e, a dimostrarlo, sta il magnifico romanzo di Frederich Forsyth “Il giorno dello sciacallo”.

Il libro racconta del tentativo messo in atto dall'Oas – un'organizzazione paramilitare – di assassinare l'allora presidente francese Charles De Gaulle. Il fascino di quelle pagine sta essenzialmente nella maniacale cura dei dettagli con cui pianifica il suo lavoro lo Sciacallo, il killer che l'Oas ha ingaggiato per la missione. A raccontare la vicenda è uno scrittore che, in un altro suo romanzo (“Icona”), si è tra l'altro occupato del tentativo di un folle, Igor Komarov, di far tornare la Russia un impero. Per capire i retroscena dello spionaggio oggi di strettissima attualità, la lettura di Forsyth è imprescindibile.

Mi imbattei nella sua biografia casualmente svariati anni fa, leggendo i reportage che Goffredo Parise aveva scritto dal Biafra, un piccolo stato apparso dal niente nel cuore della Nigeria. Il capo dei separatisti si chiamava Ojukwu e il suo consigliere economico, politico e militare era Forsyth, che ai tempi, aveva circa venticinque anni e, secondo Parise, aveva «l'aria di un giovane baronetto un po' ozioso. Candido e ironico al tempo stesso» che ispira «simpatia e sospetto».

Dopo essere stato un pilota della Royal air Force, Forsyth è diventato reporter ed era stato inviato in Biafra dalla Bbc per raccontare le battaglie indipendentiste. Al ritorno, i suoi reportage non furono graditi dal Foreign Office, che non voleva sentire usare le parole strage e genocidio. Dunque lui mollò tutto e tornò in Biafra, dove divenne il consigliere di Ojukwu. «Attrae quando parla di strategia: lì si intuisce una reale, profonda e romantica passione», ha scritto di lui Parise. La passione che ha poi messo nei suoi romanzi di spionaggio, ancora oggi tra i più interessanti del genere.

Frederich Forsyth, “Il giorno dello sciacallo”, Mondadori, 1972.

(L'Adige 7/3/2022)





Maurilio Barozzi

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