Non passa giorno che uno studio non ci ricordi quanto sia stato nocivo l’isolamento a cui ci ha costretto il Covid. Soprattutto agli adolescenti, che ora sono esortati a riprendere la loro socialità, la loro vitalità.
Uno dei libri che con più forza celebra la magia dell’incontro, e dello scontro - della vita - è “Sulla strada” di Jack Kerouac. Il romanzo racconta i viaggi tra New York e la California di uno scrittore spiantato, Sal Paradise, e del suo amico Dean Moriarty, un ex galeotto fuori di testa. Viaggi in automobile, in autostop, in autobus, con il denaro rubacchiato o guadagnato con qualche lavoretto.
La trama è abbastanza scarna, ma la potenza del libro scaturisce proprio dalla vitalità dei personaggi. Specialmente di Dean, che andrebbe considerato il vero protagonista del libro con la sua inadeguatezza morale, la sua avidità, il suo egoismo e nello stesso tempo con la sua voglia di mordere la vita in ogni suo sanguinolento brandello: sesso, droga, alcol, jazz. Tutto in quelle pagine pulsa vita e anche i passi più strampalati ci rivelano la brama di emozioni che muove i personaggi. Tipo questo, in cui Dean si è appena spogliato e, nudo come un verme, guida l’automobile con a bordo una delle sue donne, Marylou, e Sal in direzione El Paso: «”Ora, Sal, ora, Marylou, voglio che facciate anche voi come me, che vi togliate di dosso tutta quella roba... che senso hanno i vestiti? Ora fate come dico e mettete anche voi il pancino al sole. Avanti, su!”. Stavamo andando verso ovest, verso il sole; entrava a fiotti dal parabrezza. ”Scopritevi, avanti! Andiamo verso il sole”. Marylou ubbidì; io mi rilassai e la imitai. Eravamo tutti e tre nel sedile anteriore. Marylou tirò fuori la sua crema di bellezza e ce la spalmò addosso per divertimento. Ogni tanto sorpassavamo un grosso camion; gli autisti, su nella cabina di guida, intravedevano una bellezza bionda seduta tra due uomini senza uno straccio addosso: li vedevamo sbandare per un istante mentre svanivano nello specchietto retrovisore».
Jack Kerouac, Sulla strada, Mondadori, 1959.
(L'Adige 3/4/2023)
Maurilio Barozzi
LA BIBLIOTECA DI BABELE
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