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Amsterdam - Appunti fluviali

Immagine del redattore: Maurilio BarozziMaurilio Barozzi

Amsterdam

Ben 100 chilometri di canali (e più di 1500 ponti) spiraleggiano Amsterdam (Dam - diga - sul fiume Amstel) con 3300 case parcheggiate in galleggio. «Come sono belli i canali di sera! Mi piacciono le esalazioni delle acque ammuffite, l’odore delle foglie morte che macerano nel canale e l’altro, funebre, che sale dai battelli pieni di fiori», descrive con decadente prosa in rivolta Albert Camus ("La caduta").


Sulla terraferma, ecco la Amsterdam di Irvin Welsh e del suo Mark Renton. Pornoshop, sexy bar e putain in stile Toeletta di Steen in vetrina a mostrar mercanzie e lingerie.




Tra canali e luci rosse, spunta pure la lussuria culinaria di Manuel Vazquez Montalban e del suo "Tatuaggio". Pepe Carvalho vagabonda Amsterdam tra haring crudo con cipolla, birra fredda e i proverbiali due bicchieri di jenevers (un gin ante litteram) per digerire.

A caccia della città da assaggio, m'imbatto nel ristorante De Nachtwacht, in piazza Rembrandt: l'estasi del pollo.



Non è un effetto ottico, né quello degli psicotropi: molti degli edifici di Amsterdam sono storti. Infatti sono stati costruiti su pali di legno che sprofondano nella torba ingorda e marciscono con grande indipendenza l’un dall’altro. Linee diritte, adieu. E le case si addossano l’une all’altre. Alcuni edifici pendono pure in avanti così da aiutare, ai tempi, i carrucolanti a trasportar materiali, oggetti e generi vari ai piani superiori.


Paese di mercanti - sempre occhio al portafoglio – si distinsero anche nelle costruzioni: il fronte molto stretto serviva a dribblare le tasse un tempo calcolate in proporzione all'ampiezza della facciata.

E poi la tinta delle abitazioni: colore nero, messaggio chiaro: la famiglia di appestati.


Waag e Cafè (Nieuwmarket)

Waag&Cafè, una specie di castello in centro city: birra, formaggio prosciutto e pomodori.


Waag e Cafè

Il mulino De Gooyer nella zona nord-est della città

Il vento fa girar le pale ai mulini che così risucchiano acqua grazie al meccanismo che loro stessi mettono in moto. Imprescindibile e indefesso compito in una zona (i Paesi Bassi) per quasi un terzo della superficie sotto il livello del mare.



In forme farlocche fino alla foggia fallica, le fromage domina il mercato Albert Cuypmarkt. Ghiotti di formaggio, in Olanda gli abitanti ne consumano più di tre chili a testa ogni anno. Say cheese, dunque. Però mai lo stesso. Varianti a profusione: anche Giulio Cesare nelle sue scorribande nordiche si stupì di quante tipologie di formaggio si trovassero lassù.


Richiamo simbolico di attivismo economico, il mercato dei fiori di Amsterdam è fiore all’occhiello del mercantilismo olandese. Ora però ha perso appeal: via il tulipano dal logo turistico per un più sobrio NL Netherlands.



"Procuratevi una bicicletta, non ve ne pentirete. Se continuerete a vivere" pare abbia scritto Mark Twain. Oggi ad Amsterdam c'è da risolvere il problema dei parcheggi per le due ruote: 780 mila abitanti per 881 mila biciclette nel 2015.








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Maurilio Barozzi

mauriliobarozzi@gmail.com

GIORNALISTA, SCRITTORE, SAGGISTA

Tessera professionale n. 056016 (del 11/10/1998)

P. iva IT02736880226

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