L’Ilha dos Frades (isola dei frati) è proprio in mezzo alla Baia di Tutti i Santi, davanti a Salvador de Bahia. Si chiama così perché gli inios tupinambás uccisero due frati che erano giunti lì per catechizzarli. E probabilmente li mangiarono pure, visto che i tupis praticavano l’antropofagia.Oggi è diventata meta di turismo anche per essere stata una delle prime spiagge del Brasile nordestino a conquistare la bandiera azzurra per la qualità dell'acqua e la preservazione ambientale.
Arrivare all'Ilha dos Frades (Isola dei frati) nella Bahia di tutti i Santi, è una bella sfacchinata, lunga e snervante per le attese. Si può partire dal Terminal Turístico Náutico di Bahia o anche prendere un catamarã. Il battello passa a fianco di una piattaforma petrolifera che butta una puzza di gasolio più di una pompa di benzina. Ma quando arrivi, il lunghissimo pontile (nella foto) porta a un paesino delizioso e selvaggio. Chi dice che non valga la pena fare un po' di fatica?
Ti affascina il Brasile? Allora ti segnalo i miei libri della collana Brasiliana. C'è il romanzo "Maracanã" , un on the road che percorre tutto il 'Paese tropicale' e narra la storia di riscatto di un giornalista ai tempi del mondiale di calcio del 2014. C'è "Caro Brasile. Cronache da un bar sulla spiaggia tropicale", una raccolta di racconti che - dopo aver gestito un baretto sulla spiaggia di Bahia dal 2004 al 2010 - ho pubblicato in una decina di anni su giornali e riviste di viaggi. E poi c'è il noir "Il samba di Priscilla" che racconta l'indagine della giornalista Priscilla Amorim su un intrigo internazionale che prende le mosse dalle strade brasiliane.
La chiesa di Nossa Senhora do Loreto è il "biglietto da visita" per chi arriva all'Ilha dos Frades.
Il villaggio all'imbrunire
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