top of page

Sorridi, sei a Bahia!

Aggiornamento: 1 mar



I colori del Pelourinho, vitalità e turismo.


Il Pelourinho, Terreiro de Jesus e Praça da Se tornano a essere meta di turisti: a Bahia - è notizia di oggi - l'attività turistica cresce del 176% rispetto allo scorso anno.


Ti affascina il Brasile? Allora ti segnalo i miei libri della collana Brasiliana. C'è il romanzo "Maracanã" , un on the road che percorre tutto il 'Paese tropicale' e narra la storia di riscatto di un giornalista ai tempi del mondiale di calcio del 2014. C'è "Caro Brasile. Cronache da un bar sulla spiaggia tropicale", una raccolta di racconti che - dopo aver gestito un baretto sulla spiaggia di Bahia dal 2004 al 2010 - ho pubblicato in una decina di anni su giornali e riviste di viaggi. E poi c'è il noir "Il samba di Priscilla" che racconta l'indagine della giornalista Priscilla Amorim su un intrigo internazionale che prende le mosse dalle strade brasiliane.



E se qualcuno non sapesse cosa fare, a Salvador de Bahia (oltre che farsi vedere da uno psichiatra dei migliori, visto tutto quello che la città propone), potrebbe anche pensare di fare due salti in una scuola di capoeira. Una quindicina di anni fa ero proprio qui per intervistare mestre Nenel, che nel 1986 ha fondato la Escola de capoeira "Filhos de Bimba" (dal 1994 Fondazione Mestre Bimba). Di cosa la capoeira, questo misto di lotta e danza, rappresenti e abbia significato per i brasiliani di Bahia ne parlo in "Caro Brasile. Cronache da un bar sulla spiaggia tropicale".






Questo in foto è il "68" al Largo do Pelourinho (oggi Hotel Pelourinho), ambientazione principale del libro "Suor" (Sudore) di Jorge Amado.

Qualche giorno fa il quotidiano Correio da Bahia, riprendendo la tesi di Joselia Aguiar (nel libro "Jorge Amado: Uma biografia"), raccontava che lo scrittore baiano Jorge Amado non fu mai insignito del premio Nobel per la letteratura per via di una ripicca che lo opponeva a un giurato di Stoccolma, Artur Lundkvist. Vero o falso che sia, Amado rispose piccato di non aver mai scritto «per premi, incarichi, posti o titoli». «Non faccio vita letteraria. Considero che il mio premio siano i miei lettori» ha concluso.



Orla maritima (Piatã - Bahia)

LA ORLA

Arriva l'imbrunire sulla 'Orla maritima' nel quartiere di Piatã, Salvador de Bahia. Questa 'avenida', (Octavio Mangabeira) partendo da Pituba, si allunga per diversi chilometri verso est fino a itapuã e ricuce assieme i quartieri di Pituba, Boca de Rio. Ma a Bahia tutto è mescolato, confuso, riveduto. Così la medesima strada sul litorale - con nomi diversi (Amaralina e poi Oceanica) - procede a ovest e tocca Rio Vermelho e dunque Ondina.



Pelourinho

PELOURINHO, SALVADOR DE BAHIA

Una volta sbarcato all'aeroporto di Salvador, appena ti avvii verso la città trovi una scritta enorme: “Sorria, você 'ta na Bahia”. Sorridi, sei a Bahia. In effetti, mette allegria il solo fermarsi ad ammirare i colori del centro storico. Eccolo fotografato dall'Hotel Pelourinho, il famoso “numero 68” dove Jorge Amado ha ambientato i suoi racconti di “Sudore”.



Elavador Lacerda

ELEVADOR LACERDA

Uno dei 'monumenti' di Salvador de Bahia: l'Elevador Lacerda che dalla città bassa porta alla collina di Praça da Sé e il Pelourinho. Si tratta di un ascensore alto 72 metri, fu ideato dal commerciante Antonio de Lacerda e fu inaugurato nel 1873, ma solo nel 1896 fu chiamato Elevador Lacerda. Ogni mese trasporta 900 mila passeggeri. Dal Mercato Modelo alla città alta e poi di nuovo giù, «in fondo al baratro, Cielo o Inferno, che importa?/ Giù, nell'Ignoto, incontro ad ogni cosa nuova!», direbbe Baudelaire.



Igreja do Santissimo sacramento do Passo

CHIESA SANTISSIMO SACRAMENTO (Bahia)

Si dice che a Salvador de Bahia ci siano 365 chiese, una per ogni giorno dell'anno. Dura contarle tutte. Comunque questa, collocata “dove si incontrano il Pelourinho e il Carmo”, è l'Igreja do Santissimo sacramento do Passo. In realtà è più famosa per la scalinata che è stata lo scenario di un famoso film brasiliano, 'O pagador de promessas', vincitore a Cannes nel 1962 (in Italia noto come 'La parola data'). E infatti i bambini le celebrano quotidianamente.








Comments


bottom of page