Bartleby nel Novecento. Viaggio tra parole e note.
Ideato, realizzato e condotto da Maurilio Barozzi e Lanfranco Barozzi.
Musiche e canzoni: Stefania Manica, Matteo Turella & Friends.
Letture dei grandi scrittori del Novecento e musica jazz o rock si mischiano assieme. Sei ore di repertorio per cinque varianti di un’ora l’una. Prima rappresentazione: 23 maggio 2000.
Bartleby è il personaggio letterario inventato da Herman Melville nel 1853. È stato il primo esempio di uomo che non si piega alle convenzioni e ai doveri che non condivide: «preferirei di no», diceva. È stato il prototipo dell'uomo libero. E siccome l’arte, letteraria e musicale, ci piace poterla pensare proprio come un segno di libertà, una voglia di resistere, «un rifugio che ci protegga dalle offese della vita», avrebbe detto Cesare Pavese, abbiamo scelto lui come guida in questo viaggio nei mondi letterario e musicale. Mischiati assieme, senza confini.
Paragoniamo così lo spettacolo «Bartleby» ad un dialogo tra letteratura e musica: due muse che parlano tra loro. Sanno capirsi pur attingendo a vocabolari differenti. C'è una situazione del film «Ghost dog» di JIM JARMUSH che ci pare possa rendere l'idea: il protagonista, Ghost dog, americano, non sa il francese eppure è il migliore amico di Raymond, un francese che vende gelati e - a sua volta - non parla una parola di inglese. Insomma: quei due parlano alfabeti diversi ma stanno benissimo assieme e, tra parentesi, senza saperlo, entrambi esprimono gli stessi concetti. Quasi come a dire che nella comunicazione c'è qualche cosa che trascende il linguaggio e lega assieme vite o mondi apparentemente diversi… Pensammo: non può essere così anche tra la musica e la letteratura?
«Bartleby» è dunque diventato uno spettacolo teatrale, letterario, musicale. Protagonisti sono libri, aneddoti, frammenti teatrali. Questi pezzi a volte vengono letti, a volte recitati, a volte raccontati. Come contorno essenziale, in un dialogo perpetuo, c'è la musica
Nei suoi quattro viaggi (“Nel ‘900” Parte I & Parte II”; “Tra i Pitagorici”; “In Sudamerica”), Bartleby ha letto, raccontato, recitato, suonato e cantato:
Parole
Ernest Hemingway, «I sicari», da I Quarantanove racconti, Einaudi, Torino.
Charles Bukowsky, «Primo amore» (Poesia).
Charles Bukowsky, «400 Chili», da Musica per organi caldi, Feltrinelli Milano.
Vinicius De Moraes, «L’angelo dalle gambe storte» (Poesia).
Osvaldo Soriano, «Orlando el sucio», da Pensare con i piedi, Einaudi, Torino.
Aldo Nove, «La merda», da Superwoobinda, Einaudi, Torino
Ethan Coen, «Sei mai stato all'Electric Ladyland?», da I cancelli dell'Eden, Einaudi, Torino.
Jon Krakauer, Nelle terre estreme, Rizzoli, Milano.
Flannery O'Connor, «Un brav'uomo non si incontra tutti i giorni», da Tutti i racconti, Bompiani, Milano.
Vinicius De Moraes, «L'autobus Greyhound attraversa il Nuovo Messico» (Poesia).
Eugenio Montale, «Forse un mattino...» (Poesia).
Trilussa, «Poesie scelte», da Poesie scelte, Mondadori, Milano.
Sigmund Freud, «Sogno del 23-24 luglio 1895», da L’interpretazione dei sogni, Bollati Boringhieri, Torino.
Aldo Palazzeschi, «Lasciatemi divertire», da Poeti italiani del Novecento, Meridiani Mondadori, Milano.
Gertrude Stein, «Un suono», «Un libro», da Teneri Bottoni, Liberilibri, Macerata.
Gorge Perec, «La polka del forzato», da La scomparsa, Guida editori, Napoli.
Francis Ponge, «Il fuoco», da Il partito preso delle cose, Einaudi, Torino
Lawrence Ferlinghetti, «Poesia n.25» (Poesia).
Carlo Emilio Gadda, «L’Adalgisa», da L’Adalgisa, Garzanti, Milano.
Andrea Zanzotto, «Cantilena londinese» (Poesia).
Raymond Queneau, «Esercizi di Stile», da Esercizi di stile, Einaudi, Torino
Fernando Pessoa, «Orizzonte» (Poesia).
Augusto Monterroso, «Il dinosauro» (il racconto più breve del mondo).
Allen Ginsberg, «Blues di papà morte» (Poesia).
Oracio Quiroga, «Il miele selvatico», da Racconti d’amore, di follia e di morte, ed. I David editori riuniti.
Herman Melville, «Bartleby lo scrivano», Einaudi, Torino.
Pablo Neruda, «Piccola America» (Poesia).
Jorge Louis Borges, «La fine», da Finzioni, Meridiani Mondadori, Milano.
Suoni
Perfect Day (Reed)
Clap Hands (Waits)
Someday My Prince will come (Churchill)
On the Sunny Side on the street (Mc Hugh)
The days of Wine and Roses (Mancini)
Voodoo Chile (Hendrix)
Lonely Woman (Silver)
Blue Bossa (Dorahm)
Garota de Ipanema (Getz, Gilberto, Jobim)
Mas que nada (Ben)
Blues (tradizionale)
The Thumb (Montgomery)
Always on the Run (Kravitz)
Giochi proibiti (Anonimo francese)
Foxy Lady (Hendrix)
Man on the Moon (Rem)
Are You Gonna Go My Way (Kravitz)
Desafinado (Jobim)
Yankee Doodle (Shuckburgh)
The precious Jewel (Acuff)
Song for Alex (Taylor)
Last Train Home (Metheny)
Pink Moon (Drake)
Riders on storm (Doors)
Drive (Rem)
One note samba (Jobim)
Stornello (trad.)
I got Rhythm – Anthropology (Parker – Gershwin)
The End (Doors)
Lark’s Tongue In Aspic (Freep)
Every Breath You Take (Police)
Wrapped Around Your Finger (Police)
How High the Moon – ornithology (Lewis – Parker)
Walk on the Wild Side (Reed)
Lady Stardust (Bowie)
Le foglie morte (Kosma)
Fra’ Martino (trad.)
Summertime (Gershwin)
Mediterranean Sundance (Meola)
Agua de beber (Jobim)
Tico-Tico (Abreu)
El viento (Manu Chau)
O Pato (Jobim)
Aguas de março (Jobim)
In sensatez (Jobim)
Samba pati (Santana)
Corcovado (Jobim)
Adios noniño (Piazzolla)
Chan Chan (trad. Cuba)
Concerto di Aranjuez (Rodriguez)
Manha de carnaval (Bonfa)
On green dolphin street (Kaper)
Love Theme (Vangelis)
Hanno collaborato con idee, suggerimenti e aiuti vari alla realizzazione dello spettacolo «Bartleby nel '900»: Chiara, Fabrizio e Stefano Barozzi; Paolo Bertolini; Fausto Biffi; Lanfranco Cis; Daniele Galvagni, Stefano Ischia; Federico Lanaro; Gigi Longhi; Lorenzo Manfredi e Roberto Sanesi; Federico Pizzini; Filippo Tranquillini e Cinzia Bona; Antonio Vergara; Maurizio Zanghielli; Chiara Zanotti.
Per le foto: Piero Cavagna, Alessio Coser, Anna Da Sacco, Leonardo Maraner, Hugo Muñoz, Michele Senes
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