
2) Viana-Carrion de los Condes
Distanza: ~Km. 225
Tempo effettivo di percorrenza in bici: 10, 12 ore.
Picchi di altitudine: Logroño (384 m. slm) - Puerto Pedraja (1.163 m. slm).
Da Viana si arriva subito a Logroño (384 m slm), capoluogo de La Rioja, città natale di Quintiliano (circa 40 d. C.) che poi giunse a Roma al seguito dell’imperatore Galba. Fu qui che entrarono in uso per la prima volta le cifre arabe, oggi diffuse universalmente. Vale la pena visitare la calle Mayor e la gotica cattedrale di S. Maria de la Redonda.

Lasciata Logroño ci si inoltra nella zona vinicola della Rioja dove in autunno, senza farsi pescare dai contadini, è possibile assaggiare direttamente l’uva del posto che matura su vigneti “rasoterra”.


Una cinquantina di chilometri (si possono percorrere anche degli sterrati) e si arriva a Santo Domingo de la Calzada (638 m. slm) che prende il nome dal santo che trascorse la sua vita a lastricare il Camino: è l’ingresso nella torrida regione della Castiglia y Leon. Si arriva dunque ai piedi del puerto Pedraja (1163 m slm), che alcuni pellegrini descriveranno come la salita più dura del mondo.
Niente di tutto questo, è solamente una salita abbastanza impegnativa, da affrontare in scioltezza e poi giù, in picchiata verso Burgos.

Se 120 km al giorno vi sembrano sufficienti potete fare una tappa avventurosa: S. Juan de Ortega, una decina di km. prima di Burgos, completamente fuori dal traffico. Lì c’è un antico monastero in cui si viene ospitati come un tempo e dove i pellegrini mettono in comune il cibo da consumare assieme alla sopa, offerta dal parroco.

Burgos (806 m. slm) è molto bella ed in bici si visita benissimo. La città probabilmente fu fondata nel 844, e già nel 920 è definita “città’”. I pellegrini del medioevo sostenevano che nella cappella di Santiago vi fosse un’immagine di Cristo alla quale cresceva la barba e sgorgasse sangue. D’obbligo è una visita alla imponente Catedral.

Non va dimenticato (ma ci penserà la segnaletica a ricordarlo) che Burgos è la città del Cid. Rodrigo Diaz de Bivar (El Cid Campeador) nacque infatti a Burgos nel 1043 e visse alla corte di Alfonso VI. Dopo essere stato esiliato, mentre gli Arabi riprendevano l’iniziativa militare contro il regno di Castiglia, organizzò una controffensiva contro di loro. Riuscì a espugnare Valenza e a battere il califfo Yucef, ottenendo grande fama. Le sue gesta ci sono tramandate dal più importante poema dell’epopea medievale spagnola, il Cantar de mio Cid.

Se qualcuno volesse dormire a Burgos gratuitamente, può provare a chiedere accoglienza al Seminario Mayor (ma non è sicura l’accoglienza). Ci sono comunque circa venti ostelli, ed una ventina di alberghi (informazioni in Plaza Alonso Martinez 7, tel. 20.31.25).

Strade sterminate, con ininterrotti su e giù, conducono poi da Burgos fino a Carrion de los Condes, per un centinaio di chilometri dove si pedala in tranquillità.

Passando per Olmillos de Sasamon si può ammirare uno splendido castello turrito e poi Villanueva de Argaño, Melgar de Fernamental, paesi dove il tempo pare essersi fermato più di cinquanta anni fa. La strada è quella principale, come sempre poco trafficata e con un ottimo margine di fuga ai lati, ideale per i ciclisti. Le segnalazioni del Camino non lasciano alcun dubbio: la Concha fornirà indicazioni molto dettagliate.
A Carrion de Los Condes ci sono due “refugio do peregrino” ed anche altre diverse possibilità di alloggio. Anche questa è una città storica. Gli Infanti di Carrion – narra il poema del Cid –, figli dei conti Beni-Gomez, ottennero la mano delle figlie del Campeador. Essi però, dopo aver ottenuto la dote dal Cid, rivelandosi dei vili nelle battaglie sostenute, legarono le giovani a degli alberi e le abbandonarono. Il Cid chiese e ottenne giustizia dal re: vinse in duello gli Infanti e diede le fanciulle in sposte ai re di Navarra e di Aragona.
Gastronomia: Nella regione della Rioja sono molto famosi i vini, molto aromatici e considerati tra i migliori della Spagna. Non si può evitare di mangiare la paella, il più famoso piatto spagnolo, che si basa su riso allo zafferano mischiato a pesce, pollo maiale e frutti di mare.
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